Monday, March 16, 2009

Sequestro Msf: si tratta

Individuato il luogo in cui sono tenuti in ostaggio, da due giorni, tre operatori di Medici senza frontiere in Darfur. Sono un'infermiera canadese, un medico italiano e il coordinatore della missione francese.

E' stato attivata una trattativa diretta con i rapitori, che chiedono un riscatto e il ritiro del mandato di arresto, da parte della Corte internazionale dell'Aia, del presidente sudanese Omar Hassan al Bashir, incriminato lo scorso 4 marzo.

Il sottosegretario agli esteri del Sudan ha dichiarato: “Sappiamo dove sono. Abbiamo stabilito un contatto e stiamo vagliando le loro richieste”. Non è stato reso noto l'ammontare della richiesta di riscatto, comunicata ai capi delle tribù locali. I rapitori hanno garantito che non faranno del male agli ostaggi.

I medici si trovavano nella sede di Saraf Umra, 200 chilometri a ovest della capitale del Nord Darfur, El Fasher. Secondo quanto dichiarato dal portavoce di Msf non c'è violenza al momento dell'irruzione negli uffici.

Intanto, trentacinque operatori di Msf stanno lasciando l'area. Restano solo due cooperanti impegnati nelle trattative.

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